
Chaosmos nasce dalle suggestioni di un testo del medioevo irlandese In Tenga Bithnua, (La Lingua sempre nuova). In questo testo bizzarro il gaelico, il latino e la lingua degli angeli (una pretesa lingua unica originaria) si incrociano in una vertiginosa varietà esplicativa del Cosmo in cui gli elementi costitutivi fondamentali che nascono dal Caos sono otto: Aria, Pietre, Fuoco, Stelle, Colori, Sapori, Acqua, Anima.
Questo quadro fantasioso e originale corrisponde ad un mitico uomo composto di otto parti, infatti all’aria corrisponde il respiro umano, al fuoco il calore del sangue, alle stelle la luminosità degli occhi e così via. Profondamente dentro la cultura irlandese, questa concezione del caos come molteplicità, la si può vedere nell’arte di quei grandi capolavori che sono i codici miniati irlandesi.
Musicalmente suggerisce trame in cui moduli e ritmi si intersecano, si sovrammettono, si alternano e passano dall’impari al pari.
Chaosmos è il neologismo di un grande irlandese che ha indagato la complessità dell’interiorità umana come nessun altro e che di quella cultura è la più alta propaggine contemporanea: James Joyce. Unendo caos e cosmo in una parola, Joyce sintetizza l’unità inestricabile di caos e ordine del mondo e dell’uomo: mirabile universalità e attualità della cultura irlandese!
- Air(4:48)
- Stones(4:31)
- Fire(4:55)
- Stars(6:28)
- Colours(6:46)
- Flavours(4:53)
- Water(4:24)
- Soul(6:52)